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Cos'è il body positive?
Un movimento che parla del corpo e come amarlo
- Lun 28 Agosto, 2023
- 09:19
Finalmente, anche in Italia si inizia a parlare spesso di body positive; tu non sai cos’è il body positive?
E’ un movimento che parte dal basso e riguarda in particolare modo il sesso femminile.
Il body positive è un movimento sociale fondato sulla lotta alla derisione del corpo.
Accettare il proprio corpo come madre natura ci ha creato non è mai semplice sotrattutto per chi è sovrappeso o ha una evidente particolarità del proprio fisico che mette in imbarazzo.
Alcune persone credono di non essere mai abbastanza dal punto di vista del proprio corpo perchè la società moderna impone un tipo di bellezza diverso.
Ci sono persone che vengono schernite per il loro aspetto facendole sentire inadeguate detto anche body shaming.
Grazie a questo movimento che sta crescendo, le donne stanno diventando sempre più forti nell’accettarsi dimostrando che le persone devono essere comprese per quello che sono interiormente.
Una smagliatura, un neo, un peso eccessivo, un naso particolare o altre caratteristiche che un corpo pòuò avere non sono sufficienti per guidicare se una persona è bella esteticamente oppure no.
Per aiutare queste persone a credere in se stesse esistono percorsi di accettamento del proprio corpo, psicologi specializzati, concorsi di bellezza, vestiti ed accessori adeguati e fotografi che riescono a valorizzare ogni dettaglio mettendole a proprio agio.
La Fotografia come Strumento di Body Positive: Raccontare la Bellezza Autentica
Negli ultimi decenni, il movimento body positive ha guadagnato forza e visibilità, diventando una voce importante contro gli standard di bellezza rigidi e irrealistici imposti dalla società. Nato negli anni Sessanta come parte del movimento di accettazione dei corpi (fat acceptance movement), il body positive ha trovato nei social media e nell’arte visiva un terreno fertile per crescere e raggiungere un pubblico globale. Al centro di questa rivoluzione culturale si colloca la fotografia, un mezzo potente capace di celebrare la diversità e cambiare la narrativa visiva che per anni ha limitato la rappresentazione del corpo umano.
Raccontare il body positive attraverso l’obiettivo della macchina fotografica significa spostare l’attenzione dall’estetica tradizionale verso l’autenticità. Ogni corpo racconta una storia unica, fatta di esperienze, cicatrici e trasformazioni che meritano di essere celebrate. Questa filosofia non si limita a promuovere l’accettazione dei corpi in tutte le loro forme, ma invita anche a considerare le dimensioni più ampie dell’identità personale, dall’etnia alla disabilità, fino all’età. Lontano dall’essere un semplice esercizio estetico, il body positive nella fotografia è un atto di ribellione contro la standardizzazione e un invito a osservare la bellezza in ogni sua sfumatura.
Uno degli aspetti chiave per affrontare questo tema nella fotografia è la costruzione di un ambiente di fiducia e rispetto reciproco tra fotografo e soggetto. Creare un’atmosfera rilassata è fondamentale per permettere alle persone di sentirsi a proprio agio, di mostrarsi vulnerabili e di rivelare la propria autenticità davanti all’obiettivo. In questa dinamica, l’abbigliamento gioca un ruolo cruciale: non deve essere imposto, ma scelto in base al comfort e alla personalità del soggetto. Tessuti morbidi, colori che valorizzano i toni della pelle e outfit che riflettono la vera identità del protagonista dello scatto possono fare la differenza nel rendere le immagini autentiche e potenti.
Progetto fotografico boudoir: una celebrazione dell’intimità e dell’autenticità
Un progetto fotografico boudoir rappresenta uno dei modi più raffinati per esplorare il concetto di body positive. Questo genere fotografico celebra il corpo e l’intimità in tutte le sue forme, mettendo in luce non solo la sensualità, ma anche la forza e la vulnerabilità delle persone ritratte. Lontano dall’essere confinato a immagini provocatorie, il boudoir è uno strumento che consente ai soggetti di riscoprire la propria bellezza e di abbracciare il proprio corpo con orgoglio. Molti fotografi specializzati in boudoir adottano un approccio empatico, cercando di catturare emozioni autentiche in ambienti rilassati e confortevoli.
Un altro elemento essenziale è la luce. La fotografia tradizionale spesso utilizza luci artificiali per nascondere imperfezioni o uniformare la texture della pelle, ma un approccio più naturale e meno manipolato permette di valorizzare i tratti distintivi di ogni corpo. Ombre e contrasti possono diventare alleati nel creare ritratti che mostrano la forza e la vulnerabilità dei soggetti in modo sincero. Inoltre, il rispetto per l’integrità dell’immagine è un valore imprescindibile: ritocchi eccessivi che modificano le forme o cancellano le caratteristiche naturali vanificherebbero lo scopo del body positive, che si basa sull’accettazione e non sull’adattamento a uno standard esterno.
Dove trovare un fotografo boudoir?
Se desideri vivere un’esperienza di body positive attraverso un servizio boudoir, è importante scegliere il fotografo giusto. Cerca professionisti che abbiano un portfolio diversificato, con immagini che rappresentano una vasta gamma di corpi e che trasmettano autenticità. Le piattaforme come Instagram, Pinterest o siti web specializzati offrono un’ottima vetrina per esplorare diversi stili fotografici. È utile leggere recensioni o chiedere consigli ad amici che abbiano già fatto esperienze simili. Assicurati di comunicare chiaramente con il fotografo per condividere le tue aspettative e sentirti a tuo agio fin dall’inizio.
A livello globale, il movimento body positive ha trovato supporto in campagne pubblicitarie e iniziative artistiche che hanno sfidato le convenzioni. Brand come Dove, con la sua iconica “Real Beauty Campaign”, hanno cambiato il panorama della pubblicità, mostrando corpi autentici, non ritoccati, e dando voce a donne di diverse etnie, età e corporature. Ma il movimento non si ferma qui. In paesi come il Giappone, dove la pressione sociale per conformarsi a un ideale estetico è particolarmente forte, emergono gradualmente iniziative che celebrano la bellezza unica delle persone, anche se il percorso è ancora lungo. In Africa, invece, il body positive si collega spesso alla valorizzazione delle forme femminili tradizionali, offrendo una narrazione alternativa rispetto agli standard globalizzati. In ogni caso, il comune denominatore è il bisogno di ritratti che raccontino storie reali e diano visibilità a ciò che è stato storicamente nascosto o marginalizzato.
Un esempio emblematico dell’impatto della fotografia body positive si trova nel lavoro di artisti come Jade Beall e Substantia Jones. Beall, con il suo progetto “The Bodies of Mothers”, cattura l’essenza della maternità, mostrando i corpi delle donne nel periodo post-gravidanza, spesso ignorato o stigmatizzato dai media tradizionali. Le sue immagini non sono solo ritratti, ma manifesti di empowerment che celebrano la forza e la bellezza del corpo femminile in una fase di trasformazione. Substantia Jones, d’altra parte, con il progetto “The Adipositivity Project”, ha dato voce alla comunità delle persone sovrappeso, rompendo i pregiudizi e mostrando corpi che spesso non trovano spazio nel panorama visivo dominante.
Come prepararsi per un servizio fotografico boudoir
Prepararsi per un servizio boudoir è parte dell’esperienza stessa e può diventare un momento per riconnettersi con il proprio corpo. Prima di tutto, scegli un abbigliamento che ti faccia sentire a tuo agio: lingerie che rispecchi la tua personalità o abiti che abbiano un valore emotivo per te. Idrata bene la pelle e, se lo desideri, concediti un momento di relax con un bagno caldo o un trattamento viso. Ricorda che l’obiettivo del servizio non è raggiungere la perfezione, ma celebrare la tua autenticità. Parla con il fotografo per definire i dettagli e assicurati che sia un’esperienza serena e gratificante.
La fotografia body positive è anche uno strumento di educazione e sensibilizzazione, soprattutto in un’epoca dominata dai social media, dove l’immagine è centrale ma spesso manipolata. Progetti come #SelfieHarm di Rankin esplorano l’impatto psicologico di questa manipolazione, mostrando quanto i giovani si sentano spinti a ritoccare le proprie immagini per conformarsi agli ideali digitali di perfezione. Attraverso queste iniziative, la fotografia diventa non solo un mezzo artistico, ma un catalizzatore di cambiamento sociale.
Il potenziale della fotografia nel promuovere il body positive è immenso. Ogni scatto che celebra la diversità e l’autenticità è un passo avanti verso una società più inclusiva. Come fotografi, abbiamo la responsabilità di contribuire a questa trasformazione, scegliendo di raccontare storie vere e di celebrare ciò che rende ogni individuo unico. Abbracciare il movimento body positive significa usare l’arte per ispirare, educare e liberare, mostrando che la bellezza autentica non ha limiti né confini.
Fonti e ulteriori letture:
The Body Positive Movement (thebodypositive.org)
“Real Beauty Campaign” di Dove (dove.com)
Embrace di Taryn Brumfitt (documentario)
Body Positive Power di Megan Jayne Crabbe (libro)
Studi della Mental Health Foundation UK sul rapporto tra social media e immagine corporea.
Alcune delle modelle curvy più famose
Elisa D'Ospina
http://www.elisadospina.com/
Tess Holliday
https://www.instagram.com/tessholliday/
Iskra Lawrence
https://iskralawrence.com/