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Maestri della fotografia

Diane Arbus - Maestri della fotografia

Diane Arbus

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“Credo davvero che ci sono cose che nessuno vedrebbe se non le fotografo.”

– Diane Arbus

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© Copyright Diane Arbus

Biografia

Diane Arbus: fotografare l'anima umana

Diane Arbus (1923-1971) è stata una fotografa americana famosa per i suoi ritratti intensi e spesso inquietanti di persone ai margini della società. Le sue immagini, che catturano la vulnerabilità, la stranezza e la bellezza della natura umana, hanno avuto un impatto profondo sul mondo della fotografia e continuano ad affascinare e disturbare gli osservatori ancora oggi.

Biografia: Un’infanzia Agiata e l’Incontro con la Fotografia

Nata a New York da una famiglia benestante, Diane Nemerov, come si chiamava da ragazza, vive un’infanzia agiata e privilegiata. Fin da giovane mostra un interesse per l’arte, in particolare per la pittura e il disegno. All’età di 18 anni sposa Allan Arbus, da cui prende il cognome, e inizia ad avvicinarsi al mondo della fotografia.

Nel 1955, un incontro casuale con il fotografo Lisette Model rappresenta una svolta fondamentale nella sua carriera. Model la incoraggia a sviluppare il suo stile unico e a esplorare temi che la appassionano, spingendola oltre la fotografia di moda e di ritratto tradizionale.

Diane Arbus è stata una fotografa rivoluzionaria che ha infranto le convenzioni del suo tempo e ha portato la fotografia a confrontarsi con tematiche sociali e psicologiche complesse. Le sue immagini, spesso disturbanti ma sempre affascinanti, continuano ad ispirare e a provocare dibattiti nel mondo della fotografia e dell’arte.

Oltre alle informazioni sopracitate, ecco alcuni altri aspetti interessanti della vita e dell’opera di Diane Arbus:

  • Arbus soffriva di depressione e schizofrenia, e queste condizioni hanno influenzato il suo lavoro e la sua visione del mondo.
  • Era una perfezionista instancabile, e spesso lavorava meticolosamente alle sue stampe per ottenere il risultato desiderato.
  • Le sue fotografie sono state oggetto di numerose mostre retrospettive dopo la sua morte, e sono oggi esposte in collezioni di importanti musei in tutto il mondo.
  • Diane Arbus è considerata una figura fondamentale nella storia della fotografia e un’artista che ha contribuito ad ampliare i confini del mezzo fotografico.

Stile fotografico

Diane Arbus

© Copyright Diane Arbus

Lo stile di Diane Arbus è caratterizzato da una profonda introspezione e da un’intima vicinanza ai suoi soggetti. Le sue fotografie, spesso scattate con una lente grandangolare e in bianco e nero, ritraggono persone comuni, spesso emarginate o con disabilità fisiche o mentali, con un’intensità e una crudezza che all’epoca erano considerate scioccanti.

Arbus era affascinata dalla stranezza e dalla diversità, e le sue fotografie esplorano i confini della normalità e della bellezza. Catturava l’essenza dei suoi soggetti, le loro emozioni più profonde e le loro vulnerabilità, creando immagini che sfidano lo spettatore e lo invitano a confrontarsi con la complessità della natura umana.

Collaborazioni con le riviste

Diane Arbus

© Copyright Diane Arbus

La carriera di Arbus iniziò nel mondo della moda e della pubblicità. Insieme al marito Allan Arbus, aprì uno studio fotografico specializzato in immagini commerciali per riviste come Seventeen e Glamour. Questo lavoro le fornì le basi tecniche e la familiarità con il mondo dell’editoria, ma non le offriva la libertà creativa che desiderava.

Collaborazioni con Vogue

Nel corso degli anni ’50 e ’60, Arbus collaborò saltuariamente con Vogue, realizzando alcuni servizi fotografici per la rivista. Tra i più noti ricordiamo quello sui maglioni del 1956 e quello sui bambini del 1965.

Le sue immagini per Vogue si distinguevano per la loro originalità e il loro tocco non convenzionale. Arbus catturava la personalità e l’autenticità dei soggetti, spesso in contrasto con l’estetica glamour e idealizzata tipica della rivista.

Un rapporto di amore e odio

Nonostante le collaborazioni, Arbus aveva un rapporto ambivalente con Vogue. Da un lato, apprezzava la visibilità e il prestigio che la rivista le offriva. Dall’altro, si sentiva limitata dalle sue aspettative e dal suo stile patinato.

Le sue fotografie per Vogue spesso suscitavano perplessità e critiche da parte dei redattori e del pubblico. La sua visione cruda e realistica contrastava con l’immagine idealizzata di bellezza e perfezione che la rivista voleva proiettare.

Oltre Vogue: Altri lavori editoriali

Oltre a Vogue, Arbus collaborò con altre riviste come Harper’s Bazaar, Esquire e Newsweek. Anche in queste testate, il suo stile unico e la sua capacità di catturare l’essenza dei soggetti erano apprezzati da alcuni, ma non da tutti.

Arbus trovò maggiore libertà espressiva nei suoi progetti personali, dove poteva esplorare temi a lei cari come la marginalità, la diversità e la condizione umana.

Un’influenza duratura

Nonostante le sue critiche al mondo delle riviste patinate, il lavoro di Arbus per Vogue e altre testate ha avuto un’influenza duratura sulla fotografia di moda. La sua capacità di catturare l’autenticità e la complessità dei soggetti ha ispirato generazioni di fotografi a sfidare le convenzioni e a raccontare storie attraverso le immagini.

 

Opere significative

Diane Arbus

© Copyright Diane Arbus

“Identical Twins, Roselle, New Jersey, 1967” di Diane Arbus è una fotografia che ha raggiunto lo status di icona, suscitando interrogativi e discussioni sin dalla sua esposizione. Vediamo due gemelle identiche, presumibilmente di sette anni, in piedi una accanto all’altra, vestite con abiti coordinati in un verde che vira quasi al nero nella stampa in bianco e nero. Le loro posture sono simili, i capelli scuri raccolti con cerchietti bianchi.

Tuttavia, a ben guardare, emergono sottili differenze. La gemella di sinistra sembra sorridere leggermente, mentre quella di destra ha un’espressione più seria, quasi imbronciata. Le loro mani sono disposte in modo speculare, ma non perfettamente identiche. È proprio in queste sottili discrepanze che risiede la forza dell’immagine.

Arbus e la ricerca dell’Umano dietro la Maschera:

Arbus era nota per i suoi ritratti intensi e spesso inquietanti che catturavano l’essenza dei soggetti, al di là delle apparenze. In “Identical Twins”, sembra chiederci: cosa significa essere identici? Le gemelle condividono il DNA, l’aspetto fisico, ma hanno iniziato a sviluppare personalità distinte? L’immagine ci spinge a riflettere sull’individualità che emerge nonostante la somiglianza genetica.

L’inquadratura frontale e ravvicinata crea un senso di intimità forzata, quasi claustrofobica. Lo sfondo spoglio della sala parrocchiale accentua l’isolamento delle gemelle, che diventano il fulcro assoluto dell’immagine. La loro espressione ambigua, con un sorriso appena accennato da un lato e un cipiglio dall’altro, genera un’atmosfera di mistero e disagio.

Interpretazioni e Dibattiti:

Alcuni vedono le gemelle come innocenti e vulnerabili, mentre altri scorgono una certa inquietudine e ambiguità. C’è chi critica Arbus di sfruttare i soggetti, mentre altri la lodano per la sua capacità di catturare l’autenticità e la complessità umana.

“Identical Twins, Roselle, New Jersey, 1967” è un’opera che continua a provocare reazioni contrastanti. È proprio questa capacità di suscitare domande e discussioni che la rende un’immagine potente e iconica. Arbus ci spinge a guardare oltre la superficie, a confrontarci con l’ambiguità e la complessità dell’essere umano, anche quando si presenta in una forma apparentemente duplicata.

Mostre

Mostre durante la sua vita:

  • 1965: “New York New Talent” alla New School for Social Research di New York.
  • 1967: “The Subject of Child Photography” al Museum of Modern Art di New York.
  • 1970: “Diane Arbus” alla Galerie Lambert di Parigi.

Mostre postume:

  • 1972: “Diane Arbus: A Retrospective” al Museum of Modern Art di New York (la prima retrospettiva per un fotografo americano).
  • 2003-2005: “Diane Arbus: A Retrospective” (mostra itinerante) al Museum of Modern Art di New York, alla Tate Modern di Londra, al Centre Pompidou di Parigi e al Museum of Fine Arts di Boston.
  • 2016: “Diane Arbus: Untitled” al Metropolitan Museum of Art di New York.
  • 2018: “Diane Arbus: In the Beginning” al Fraenkel Gallery di San Francisco.
  • 2023: “Constellation” alla LUMA Foundation di Arles, Francia.

Libri

Diane Arbus: An aperture monograph (1971)

Pubblicato pochi mesi dopo la sua morte prematura, questo libro è considerato la monografia definitiva di Arbus. Presenta una selezione ampia e rappresentativa delle sue fotografie, con testi introduttivi di Doon Arbus, suo figlio, e di Sandra Miller. Il libro offre una panoramica completa del suo lavoro, dalle prime fotografie di moda ai ritratti intensi e spesso inquietanti che l’hanno resa famosa.

A strange Lucidity: Diane Arbus Photographs, 1955-1971 (2003)

Questo libro accompagna una grande mostra retrospettiva del lavoro di Arbus organizzata dal Museum of Modern Art di New York. Presenta oltre 150 fotografie, molte delle quali mai esposte prima, accompagnate da saggi di esperti e da riflessioni di Arbus stessa. Il libro offre una prospettiva nuova e approfondita sulla sua opera, esplorando i temi ricorrenti, il suo processo creativo e il suo impatto sulla fotografia.

Diane Arbus: Revelations (2011)

Questo libro presenta una selezione di fotografie di Arbus provenienti dalla collezione privata di Allan Arbus, suo marito. Le immagini, molte delle quali inedite, offrono uno sguardo intimo sulla sua vita e sul suo lavoro. Il libro include anche testi di Allan Arbus, che fornisce una rara prospettiva sulla sua visione artistica e sulla loro relazione personale.

Diane Arbus: Untitled (2016)

Questo libro si concentra su un progetto unico di Arbus: una serie di ritratti di persone con disabilità mentali realizzati tra il 1969 e il 1971. Le fotografie, spesso intense e provocatorie, sfidano le convenzioni e invitano a riflettere sulla diversità umana e sulla natura della normalità. Il libro include testi di Rosalind Krauss e di Catherine Taft che offrono un’analisi approfondita del progetto.

Diane Arbus: In the beginning (2018)

Questo libro presenta le prime fotografie di Arbus, realizzate tra la fine degli anni ’40 e l’inizio degli anni ’50. Le immagini, molte delle quali mai esposte prima, offrono una rara prospettiva sulle sue origini artistiche e sullo sviluppo del suo stile unico. Il libro include testi di Amy Schneider e di Jeff Rosenheim che esplorano il contesto storico e culturale in cui Arbus ha iniziato a fotografare.

Premi e Riconoscimenti di Diane Arbus

Premi durante la sua vita:

  • 1963: Borsa di studio Guggenheim.
  • 1966: Borsa di studio Guggenheim.
  • 1967: Premio Robert Leavitt dalla American Society of Magazine Photographers.

Riconoscimenti postumi:

  • 1972: Retrospettiva al Museum of Modern Art di New York (la prima per un fotografo americano).
  • 1975: Premio Centenario della Royal Photographic Society.
  • 2003: Premio Lucie Award per la “Storia della fotografia”.
  • 2006: Inserimento nella National Women’s Hall of Fame.
  • 2016: Premio Infinity Award per la “Master of Photography” dal Center for Photography, ICP, New York.

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